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DESIGN in PILLOLE


1972, lampada da scrivania Tizio, progetto di Richard Sapper (Compasso d’Oro alla carriera)e produzione Artemide

MADE IN ITALY N°12

Mi chiamo Tizio e sono stata progettata dall’architetto Tedesco Richard Sapper, che da Monaco trasferitosi per lavoro a Milano, mi ha ingegnerizzata e prodotta con l’azienda di illuminotecnica Artemide. Il mio progettista mi ha pensata come lampada da tavolo, in un momento della storia in cui non esistevano i computer e la luce sul tavolo da lavoro era un elemento essenziale per lavorare; ma soprattutto ha voluto che la mia luce illuminasse direttamente il punto del tavolo più lontano possibile, cioè avesse un ampio raggio di azione,  senza creare ingombro fisico.  Nonostante tutto, sono stata inserita nell’arredamento di molte case e protagonista di molti film che mi hanno portato ad essere considerata un icona del design italiano. Sono in metallo rifinito con un leggerissimo rivestimento di nylon rafforzato con fibra di vetro e composta da due coppie di bracci paralleli e di un contrappeso che con grande facilità permettono una serie di posizioni, sono fornita di una lampadina alogena a 12 volt, alimentata da corrente continua che passa attraverso i bracci metallici. La mia base, sulla quale è collocato l’interruttore con 2 diverse intensità, è un cilindro metallico che contiene il trasformatore a bassa tensione, poggiato su un piatto girevole con una rotazione di 42° a destra e sinistra. I bracci sono fissati alla base con due rivetti. Non ho viti ma solo giunti meccanici a pressione in modo tale che se cado mi smonto ma non mi rompo. Sotto il riflettore mi hanno dotato di un asticella metallica che permette l’inclinazione evitando il contatto con la parte stessa. Quali sono le mie più grandi qualità: ho un grande raggio di movimento che mi porta ad assumere forme diverse; non ho fili a vista il che mi conferisce un immagine pura, la corrente arriva al mio riflettore a 12 volt attraverso le mie braccia; il mio trasformatore è parte integrante del design del mio corpo infatti bilancia il peso ed impedisce il mio ribaltamento; In sintesi sono l’unione dell’abilità ingegneristica e della semplicità di forma ed assolvo ancora dopo 48 anni dalla mia nascita egregiamente ed insuperata la mia funzione.

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